App Store e Play Store lanciano il suggerimento nelle ricerche ed un profondo affinamento di titoli e screenshot caricati dagli sviluppatori.
Gli store di applicazioni, giochi e contenuti aggiuntivi per smartphone Android e iPhone sono una vera e propria miniera d’oro per Apple e Google.
Per questo motivo i due colossi del tech stanno migliorando l’esperienza utente con una certa regolarità.
Le ultime novità che arriveranno a bordo di App Store e Play Store sono all’insegna di una maggiore qualità e facilità d’uso: da un lato il suggerimento nelle ricerche e dall’altro un profondo affinamento di titoli e screenshot caricati dagli sviluppatori.
Proseguendo un discorso iniziato in fase di beta test limitato qualche mese fa, Apple ha aperto ufficialmente al suggerimento di ricerca negli App Store in Usa, Australia, Canada e Regno Unito ossia i grandi mercati in lingua inglese.
Il funzionamento è presto detto: quando si scrive un termine, appaiono una serie di suggerimenti per completare la ricerca basati sullo storico globale. Per esempio, se si scrive “Pizza” il sistema restituisce “maker”, “call” oppure “game” ossia rispettivamente ricerche relative ad app di ricette, per ordinare cibo oppure giochi in tema.
Il concetto è lo stesso del suggerimento presente per esempio su Google, con la differenza che non si autocompleta la parola, ma vengono proposte delle chiavi di ricerca correlate. Va da sé che anche in questo caso è molto sottile il confine tra un qualcosa che accompagna nella ricerca e qualcosa che invece la veicola.
Lato Google, si cerca finalmente di migliorare la qualità sul Play Store. L’obiettivo è quello di evitare titoli di applicazioni che siano troppo lunghi, farciti di termini fastidiosi o superflui spesso in maiuscolo (“DOWNLOAD NOW!” oppure “GRATIS”) con segni grafici e emoji. Il limite sarà di 30 caratteri, non saranno ammesse indicazioni su eventuali posizioni in classifica (“#1 sul Play Store”), ma soprattutto si richiederanno screenshot ad alta qualità, senza troppe scritte in sovraimpressione se non quelle utili a comprendere il funzionamento dell’app stessa. Sembra che gli sviluppatori che non si adegueranno non saranno epurati, ma non appariranno tra le app raccomandate o suggerite.
I suggerimenti su App Store di Apple dovrebbero arrivare anche da noi dopo questo primo periodo limitato ai paesi in lingua inglese, mentre le nuove normative sulla qualità di titoli e screenshot sul Play Store di Google saranno attive nella seconda metà dell’anno.
Fonte: Wired