Attacco Hacker Asl Torino: gli ultimi aggiornamenti

Dopo l’Attacco Hacker all’Asl di Torino del 19 Agosto riprendono alcuni servizi

Non è stato il primo, anche se per gravità non ha precedenti, e non è detto che sia l’ultimo. Parliamo dell’attacco informatico, devastante, subìto nei giorni scorsi dall’Asl Città di Torino, tra le più grandi in Italia, che ancora oggi compromette la regolare erogazione dei servizi.

Un’incursione che preoccupa non solo i vertici dell’azienda sanitaria ma l’Ordine dei Medici di Torino, con riferimento alla effettiva sicurezza dei dati trasmessi e conservati nei server e nelle banche dati e la necessità di avere garanzie in proposito.

Dopo circa 20 giorni l’Asl sta riprendendo a funzionare.

Da oggi infatti, fanno sapere dall’Azienda, alcuni servizi sono stati riattivati: è possibile eseguire le pratiche per le esenzioni ticket per reddito e i centri prelievi sono nuovamente operativi. Le visite specialistiche ambulatoriali vengono erogate, ma con modalità di refertazione manuale.

Negli ospedali le attività di pronto soccorso sono garantite, come sono assicurate tutte le visite ambulatoriali, i ricoveri, le visite e gli interventi.

Non è ancora possibile invece il pagamento dei ticket presso i Punti Rossi

Come è avvenuto l’attacco:

L’ipotesi della tipologia di incidente afferente alla famiglia dei ransomware, oltre che dalla descrizione degli eventi e degli impatti subiti, viene avvalorata anche dalla comparsa di una nota di riscatto che, sembra, sia stata inviata via e-mail all’ente.

Nello scenario cyber non è apparsa alcuna rivendicazione dai vari gruppi ransomware noti e costantemente monitorati, neppure la Asl di Torino fa sapere a quale gruppo poter attribuire l’attacco. Ma la presenza di una nota di riscatto, sotto forma di cifra milionaria, difficilmente può far pensare a tipologie di attacco differenti dal ransomware.

Rimane quindi per il momento sconosciuta l’attribuzione della responsabilità su questo incidente informatico. Possiamo solo ricordare che gruppi come Hive e Vice Society, si sono già occupati largamente, nei mesi appena trascorsi, di sanità pubblica italiana.

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