Il nuovo ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao , nasce a Brescia nel 1961, si laurea in economia e commercio all’università Bocconi e consegue un master in business administration alla Harvard University.
Inizia il suo percorso lavorativo a Londra, presso la banca d’affari Morgan Stanley e prosegue a Milano alla multinazionale di consulenze McKinsey & company.
Nel 1996 diventa direttore generale di Omnitel pronto Italia e, quando nel 1996 Vodafone acquisisce l’operatore di telefonia mobile, diventa amministratore delegato della divisione italiana.
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Nel 2001 diventa ceo della Vodafone per l’Europa meridionale.
L’anno successivo entra nel consiglio di amministrazione e nel 2003 estende il suo incarico anche al Medio Oriente e all’Africa.
Nel 2004 lascia il colosso della telefonia per passare a Rcs mediagroup, sempre con l’incarico di amministratore delegato.
Dopo due anni, nel 2006, torna da Vodafone per assumere la posizione di vice amministratore delegato a capo della divisione Europa.
Dal 2008 al 2018 è amministratore delegato di Vodafone.
Lo scorso aprile è arrivata la chiamata a cui non poteva dire di no, dal Governo Conte, per la sfida più grande: guidare la la task force per la ‘ripartenza’ dell’Italia, di un Paese e di una economia travolti dall’emergenza del Covid-19.
A lui ha fatto riferimento il lavoro del gruppo di ‘alto livello’ di giuristi, economisti, esperti, incaricato di mettere a fuoco le sfide di una emergenza senza precedenti e di studiare le strade per uscire dalla crisi.
Il nostro in bocca al lupo al nuovo ministro dell’innovazione Tecnologica, Vittorio Colao.