Il programma Copernicus Sentinels realizzato dall’Unione Europea e dall’ESA ha tagliato un nuovo importante traguardo nelle scorse ore con l’individuazione del soggetto che si occuperà dell’importante attività di conservazione dei dati. Scopo del progetto è acquisire e archiviare, in modo sicuro e per un lungo periodo, i dati sullo stato del Pianeta, vale a dire informazioni sull’inquinamento, sui cambiamenti climatici, ma anche mappature utili in situazioni di crisi. Copernicus Sentinels ha dato prova delle sue potenzialità anche durante la pandemia mettendo in evidenza come i lockdown hanno inciso sul livello di inquinamento.
Dopo essere stati elaborati, i dati saranno resi disponibili gratuitamente ai cittadini e agli enti – privati, ma anche autorità militari e governative – che faranno richiesta. Per l’attività di acquisizione si utilizzano coppie di satelliti Sentinel 1, 2 e 3 in orbita intorno alla Terra, mentre dell’archiviazione si occuperà la società italiana Exprivia in collaborazione con SONY. La prima avrà il compito di gestire il prezioso database, la seconda fornirà la tecnologia.
L’impresa è degna di nota visto che per l’archiviazione dei dati grezzi trasmessi dai satelliti saranno impiegati per la prima volta in Europa i nuovi supporti ottici ODA GEN3, vale a dire la terza generazione della tecnologia Optical Disc Archive di Sony che ha la non trascurabile capacità di soddisfare le richieste di un sistema LTA (Long Data Archive Service), ovvero l’archiviazione di una grande mole di dati per diversi decenni. Per rendere l’idea: si prevede che entro fine anno la quantità di dati acquisiti dai satelliti sarà pari a oltre 8 Petabyte; grazie ai nuovi supporti ottici sarà possibile preservare questi dati per i prossimi 100 anni. Il servizio LTA sviluppato da Exprivia può registrare un flusso di dati giornaliero di circa 1TB per ogni satellite, mentre i supporti ottici ODA GEN3 hanno una capacità di 5,5TB in modalità W.O.R.M. e supportano velocità di lettura e scrittura rispettivamente pari a 3Gbps e 1Gbps.