Dal 1 Gennaio 2021 inizierà il rilascio della banda di frequenza a 700mhz, assegnata agli operatori telefonici per il 5g.
Si partirà dal 1 Gennaio 2021 con la così detta “Area Ristretta D“, che è individuata nella Sicilia. Fino al 30 Giugno 2021, gli abitanti di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani, e relative province, saranno costretti ad aggiornare costantemente le apparecchiature con risintonizzazioni manuali e automatiche, altrimenti non sarà più possibile visualizzare correttamente i vari canali.
Facciamo chiarezza: Dvb-T2 è un’evoluzione tecnologica per trasmettere contenuti in TV tramite digitale terrestre. La data dello switch-off definitivo è già stata fissata dal ministero dello Sviluppo economico: a partire dal 20 giugno 2022, la ricezione dei programmi TV sarà possibile soltanto se si utilizzeranno apparecchi televisivi o decoder di nuova generazione, che siano cioè compatibili con i nuovi standard trasmissivi e di codifica che rispondono alla sigla Dvbt-2/Hevc. Secondo quanto stabilito dal Mise, inoltre, già dal primo settembre 2021 sarà necessario sostituire gli apparecchi e i decoder che non sono abilitati per la visione di programmi in alta definizione
Il Dvbt-2 è l’ultima generazione dello standard per trasmettere contenuti attraverso il sistema del digitale terrestre, il Dvbt. Rappresenta l’evoluzione tecnologica del sistema originario, il Dvb, acronimo che sta per Digital Video Broadcasting, che aggiorna i requisiti per le trasmissioni più “performanti”, fino ad attivare all’alta definizione in 8K.
Tra i vantaggi del nuovo standard ci sono, oltre alla predisposizione per l’ultra high definition, la possibilità di trasmettere un segnale più “pulito” e di consentire una distanza maggiore tra l’antenna che riceve il segnale e il ricevitore che lo trasmette sullo schermo. Il Dvbt-2 inoltre supporta i sistemi MiMo, multiple input-multiple output, che consentono all’apparecchio – proprio come succede per gli smartphone – di gestire più flussi di dati in entrata e in uscita.
Per chi volesse verificare da subito che la propria Tv è compatibile con il nuovo standard o se sarà necessario cambiarla o compare un decoder, sarà sufficiente sintonizzarsi sui canali 100 e 200, rispettivamente di Rai e Mediaset: chi riuscirà a vedere le trasmissioni (una schermata blu con la scritta “Test Hevc main 10”) non avrà – a parte poche eccezioni – bisogno di intervenire. Altro metodo è quello di controllare codice e modello della propria Tv e verificare che compaia nell’elenco messo a disposizione degli utenti sui rispettivi siti delle case produttrici
Il “Bonus Tv” del Governo per televisori con DVB T2
Per chi avrà bisogno di sostituire il proprio televisore o di acquistare un decoder per adeguare il proprio apparecchio al Dvbt-2 Hevc Main 10 il ministero per lo Sviluppo Economico ha varato il “bonus Tv” , per un contributo massimo di 50 euro riservato alle fdamiglie con reddito Isee inferiore ai 20mila euro annui. Si tratta in tutto di 151 milioni di euro dal 2019 al 2022. Ogni famiglia potrà usufruire dell’agevolazione una sola volta, e in caso di spesa inferiore ai 50 euro coprirà l’intero prezzo del dispositivo.
I prodotti che potranno essere acquistati usufruendo del bonus sono compresi in un elenco pubblicato dal Mise sul proprio sito Internet. Il bonus andrà richiesto al momento dell’acquisto del dispositivo con una domanda ad hoc a cui andranno allegate una copia del documento d’identità e del codice fiscale del richiedente, insieme a un’autocertificazione in cui si dichiara che nessun familiare l’abbia già richiesto e si attesta di essere in regola con i requisiti Isee fissati per l’agevolazione. Al 16 gennaio 2020, chiarisce il Mise, sono stati erogati 15.963 voucher di cui 14.061 per Tv e 1.902 per decoder.