Veloce, stringato. Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, consiglia di usare l’app Signal (e quindi abbandonare Whatsapp?).
Dalla comparsa sui device della nuova normativa privacy di Whatsapp, tutti gli utenti si stanno facendo le stessa domanda: accetto?
Come sappiamo, Whatsapp è diventata l’app di messaggistica più diffusa nel mondo mobile, catturando l’attenzione del colosso Facebook di Mark Zuckerberg con la successiva acquisizione.
Whatsapp: nuova normativa privacy
La nuova normativa sulla privacy di Whatsapp, aggiornata al 4 Gennaio 2021, parla chiaro:
Servizi di terzi. WhatsApp consente l’utilizzo dei Servizi di WhatsApp insieme a servizi di terzi e ai prodotti delle aziende di Facebook. Se l’utente utilizza i nostri Servizi insieme a servizi di terzi o prodotti delle aziende di Facebook, potremmo ricevere informazioni sull’utente da tali servizi, ad esempio, in caso di utilizzo del pulsante di condivisione di WhatsApp in un servizio di notizie per condividere un articolo con i contatti, i gruppi o le liste broadcast di WhatsApp nei nostri Servizi oppure in caso di accesso ai nostri Servizi usando la promozione degli stessi dell’operatore di telefonia mobile o del fornitore del dispositivo. L’utente dovrebbe tenere presente che, utilizzando servizi di terzi o prodotti delle aziende di Facebook, accetta i termini e le informative sulla privacy che regolano l’utilizzo di tali servizi e prodotti.
È quindi palese, da parte di Facebook, che Whatsapp sarà utilizzato come strumento per raccogliere dati ai fini commerciali. Ogni dispositivo terrà traccia delle connessioni con altri utenti, potendo anche accedere alle rubriche.
Whatsapp vs Signal
Dovremmo quindi abbandonare Whatsapp per Signal (come suggerisce Elon Musk, l’uomo più ricco del pianeta)? Ma soprattutto, perché dovremmo preferire Signal?
La ragione è, all’apparenza, semplice:
- Signal è un progetto open source
- Signal è un servizio rivolto a tutti, sviluppato da una comunità di utenti volontari e soprattutto non mira a fini commerciali.
- Signal non raccoglie i nostri dati e offre connessioni crittografie con protocollo end-to-end (powered by the open source Signal Protocol)
Quindi Whatsapp spia le mie conversazioni?
Non proprio. Come tutti gli algoritmi scritti per raccogliere dati, anche Whatsapp fa lo stesso. Non ci sono persone dietro i monitor che leggono le vostre conversazioni, ma potenti strumenti che incrociano parole chiave, frequenza di accesso, condivisione di link che servono a tracciare un profilo di ogni utente. Nulla che il vostro social preferito già non stia facendo.
Concludendo: devo disinstallare Whatsapp?
Per garantire la tua privacy si sono molti modi. Magari potresti utilizzare entrambe le app e affidare le comunicazioni più riservate esclusivamente a Signal.
Non esiste una soluzione drastica senza imbattersi nell’estremismo. Nessuno leggerà rigo per rigo le nostre conversazioni, ma dobbiamo essere consapevoli che lo scopo di chi vende banner pubblicitari, è fornire profili sempre più completi degli utenti ai potenziali inserzionisti.