È stata respinta in Senato, con 114 no, 20 sì e 89 astenuti, la mozione che proponeva di sospendere il Cashback di Stato. Era stata presentata da Fratelli d’Italia, con lo scopo di dirottare i 5 miliardi previsti per la misura verso altri lidi, “per salvare aziende in crisi e posti di lavoro a rischio” come ha annunciato Giorgia Meloni.
A schierarsi in difesa del programma di rimborsi per gli acquisti con moneta elettronica sono stati gli esponenti di Pd, Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali, mentre quelli di Forza Italia, Lega e Italia Viva si sono astenuti. Secondo il senatore Pd Antonio Misiani “il cashback è stato accolto positivamente da quasi il 70% degli italiani, ora bisogna introdurre misure migliorative per renderlo più efficace”, mentre gli astenuti sostengono la necessità di un tagliando alla misura.
In ogni caso, pur essendo “salvo”, non è detto che il Cashback di Stato rimanga invariato in ogni sua parte: infatti, pare ci sia un ordine del giorno in cui la maggioranza chiederà al Governo di applicare dei correttivi, soprattutto per arginare i numerosi tentativi poco trasparenti di scalare la classifica del Super Cashback con dei pagamenti fittizi, ma forse anche per evitare rimborsi troppo generosi per chi ha un reddito alto.