Ora sappiamo come Manjaro vuole fare per arrivare su ogni tipo computer e tablet, iPad inclusi, come ci dice da qualche settimana a questa parte: cloud computing. Niente porting, progetti speciali di dual boot e hacking richiesti per un’installazione nativa, quindi, solo una pagina Web da visitare e un abbonamento mensile da pagare. Il servizio di cloud computing è offerto da Shells.com, azienda molto giovane del segmento del Desktop-as-a-Service o DaaS, e l’abbonamento parte da 4,95 dollari al mese.
#Manjaro on any device, anytime – now! We are glad to partner up with @shellsdotcom. More info here: https://t.co/fjc0Ov0krK #VirtualDesktops #CloudComputing pic.twitter.com/aPWrlPx6Sw
— Manjaro Linux (@ManjaroLinux) April 6, 2021
Il concetto è molto semplice: Shells mette a disposizione dell’utente una macchina virtuale con installata la popolare distro Linux, completamente configurabile. È possibile per esempio specificare l’ambiente grafico preferito tra XFCE, KDE e Gnome, installare “migliaia” di app desktop gratuite come FreeOffice, LibreOffice, Kdenlive, Ardour, Krita e SoftMaker Office.