Tramite un attacco ransomware il gigante della tecnologia, MediaWorld, messo k.o.
Qualche giorno fa era toccato al gigante delle patatine, San Carlo ora è il turno di MediaWorld
Da quanto si apprende i server di MediaWorld – società che è di proprietà della tedesca MediaMarkt – secondo quanto ricostruito dalla piattaforma olandese RTL Nieuws, sarebbero stati colpiti durante lo scorso weekend.
Il gruppo criminale fautore dell’attacco sarebbe quello soprannominato Hive, lo stesso che qualche settimana fa ha preso in ostaggio i server di alcune reti ospedaliere americane bloccando del giorno visite ed esami.
Il blitz degli hacker sarebbe partito tra il 7 e l’ 8 novembre ed è stato annunciato dalla piattaforma olandese RTL Nieuws.
Computer in stalloe servizi digitali terremotati.
La richiesta di riscatto, stando alle notizie che arrivano dall’Olanda e riportate dai siti «Hacker journal» e «Sicurezza.net», sarebbe di 50 milioni di dollari da pagare in criptovaluta. «La tua rete è stata violata e tutti i dati sono stati crittografati. Per riottenere l’accesso a tutti i dati, devi acquistare il nostro software di decrittazione»: questo, in sintesi, il messaggio che appare sui computer.
La direzione di MediaMarkt ha immediatamente comunicato ai dipendenti le direttive per fermare la pandemia da virus e la proliferazione del ransomware. Pc spenti, sistemi da non riavviare, cavi di rete disconnessi, restate alla larga dai sistemi criptati, tenete registratori di cassa e scanner staccati dai server.
I punti vendita sono aperti ma alcuni servizi ai clienti sono interrotti o rallentati, dal call center telefonico al reso/ritiro dei prodotti fino alle consegne a domicilio. Lo confermano le persone in attesa nei punti vendita di Milano. E le risposte dei dipendenti: «Abbiate pazienza».