Finalmente su Google Meet si potrà disattivare l’audio per tutti contemporaneamente.
E’ questa una delle tante novità che Google ha annunciato nella revisione dei propri prodotti dedicati all’educazione.
Sono oltre 50 gli interventi migliorativi pensati complessivamente per fornire un miglior servizio a studenti e docenti che si servono delle piattaforme del gruppo per la scuola.
Le novità riguardano diversi ambiti, da G Suite a Classroom a Meet.
Saranno implementate nei prossimi mesi o comunque entro la fine del 2021.
La prima novità riguarda G Suite for Education, che si chiamerà Google Workspace for Education.
Includerà comunque tutti i prodotti già utilizzati al giorno d’oggi come Classroom, Meet, Gmail, Calendario, Drive, Documenti, Fogli e Slide, ma sarà disponibile in quattro versioni distinte.
La versione gratuita si chiamerà Education Fundamentals.
In alternativa ci sarà una versione Education Standard dotata di strumenti analitici e di sicurezza avanzati per avere controllo, visibilità e informazioni più approfondite.
A entrambe sarà possibile aggiungere un upgrade Teaching and Learning, con funzionalità avanzate di videoconferenza in Google Meet (fino a 250 partecipanti, o live streaming fino a 10.000 spettatori), strumenti add-on di terze parti integrati direttamente in Classroom (come ad esempio Adobe o Kahoot!), possibilità di creare corsi scalabili mediante modelli e di individuare possibili plagi.
La versione più completa si chiamerà Education Plus e comprenderà tutti gli strumenti delle altre opzioni, e altre funzionalità aggiuntive, come lo strumento Cloud Search dell’istituto, altri 20 GB di spazio di archiviazione per ogni licenza a pagamento, che si aggiungono ai 100 TB di pool condiviso, la possibilità di trasmettere in live streaming fino a un massimo di 100.000 spettatori.
Nuove funzionalità anche per Google Classroom.
Sarà possibile comprendere meglio l’impegno di ogni studente e della classe in generale grazie a un apposito strumento di tracking che mostrerà l’ultimo accesso, l’ultimo compito consegnato e l’ultimo commento scritto, ma anche utilizzare Classroom offline per tutti gli studenti con connettività limitata.
Poiché si è rilevato che molti studenti preferiscono svolgere i propri compiti sul quaderno piuttosto che al pc, è stata migliorata anche la possibilità di scattare foto e inviarle in Classroom per gli utenti mobile, a partire da Android.
Lato insegnanti arrivano anche miglioramenti per l’inserimento di voti da mobile e la loro esportazione e una formattazione del testo più ricca. Lato amministratore di sistema sarà possibile anche avere un registro di controllo nella console Admin corredato di attività e dati.
Le novità investono anche Google Meet.
In questo campo sono stati migliorati gli strumenti di visibilità e controllo, inclusa la possibilità di impostare criteri specifici per chi può partecipare alle videochiamate, terminare la riunione per tutti i partecipanti e disattivare l’audio per tutti contemporaneamente
Non ci saranno limiti di tempo per le riunioni e gli studenti non potranno ricollegarsi a un meeting se il docente ha lasciato l’aula virtuale; gli insegnanti potranno introdurre dei co-moderatori all’interno della lezione virtuale, e sarà possibile avere delle trascrizioni delle lezioni.
Meet funzionerà meglio in caso di larghezza di banda ridotta, per dare la possibilità agli studenti con connessione internet debole di poter continuare a seguire le lezioni; saranno introdotte inoltre le emoji, per permettere agli studenti di interagire in modo leggero senza disturbare la lezione.
Sarà inoltre lanciato “Learn with Google Arts & Culture“, un portale dedicato a insegnanti, genitori e studenti che riunisce le storie, le conoscenze e i tesori di 2000 istituzioni culturali, nonché strumenti interattivi come la realtà aumentata e il Machine Learning che aiuteranno per rendere l’apprendimento più coinvolgente, giocoso e stimolante.
Saranno disponibili risorse e lezioni messe a punto da esperti nel campo dell’educazione, a tema musica, arte, storia, letteratura, chimica, biologia, storia naturale, geografia e oltre; gli strumenti interattivi puntano a rendere le lezioni più immersive, con la realtà aumentata, machine learning e modelli 3D.