Microsoft sta studiando soluzioni alternative per raffreddare i suoi datacenter in modo più efficiente, e una soluzione potrebbe arrivare dal mondo del crypto-mining: si tratta sostanzialmente di immergere i chip in un serbatoio pieno di liquido, naturalmente non conduttore di energia elettrica, realizzato appositamente da 3M, che ha una temperatura di ebollizione di appena 50 gradi centigradi.
Non appena iniziano i carichi di lavoro intenso, i chip si scaldano, fanno bollire il liquido che evapora e raggiunge un condensatore, che viene raffreddato da un sistema esterno, nel coperchio del serbatoio; il vapore si ritrasforma così in liquido e “piove” verso il basso, completando così il circuito, il cui termine tecnico preciso è “raffreddamento a immersione bifase”.