Nella vita ci vuole Costanza…

Una trilogia dal ritmo vivace, una fusione tra storia e realtà semplice e accattivante.

Costanza Macallè è la protagonista delle tre storie narrate dalla penna dell’ormai famosissima scrittrice Alessia Gazzola.

Emigrata dalla sua terra natia, la Sicilia, per poter sbarcare il lunario altrove raggiunge la sorella Antonietta che vive a Verona. Così lascia il padre e il fratello ‘speciale’, ma ha con sé l’essere a cui tiene di più al mondo, sua figlia Flora.

Costanza è un medico, specializzata in anatomia patologica, ma l’unico impiego che per ora è riuscita a trovare nella città del Veneto, è quello di paleopatologa; non è la sua più grande aspirazione, ma per un anno andrà bene così, prima di realizzare il lavoro dei suoi sogni in Inghilterra.

Ma per Costanza, il destino ha in serbo qualcos’altro…

Entra a far parte di un team lavorativo davvero curioso nell’Istituto di Paleopatologia di Verona, con Sarah e Anselmo primi fra tutti, che la accompagneranno in questo, seppur breve, percorso; il loro lavoro consisterà prevalentemente nello studio di antichi reperti ritrovati in posti sperduti e impensati che però permetteranno di fare scoperte davvero esilaranti, a tratti tristi e a tratti sconvolgenti.

Col tempo la protagonista riuscirà a legarsi anche a questa nuova realtà, a questa diversa sfaccettatura della medicina, tanto da battersi persino per evitare la chiusura del dipartimento a causa della mancanza di fondi.

E come ripete il titolo dei tre libri, la costanza qui la fa da padrona, perché la nostra giovane ragazza dovrà fare i conti anche con il suo passato, con ciò che riguarda la sua piccola Flora e il suo misterioso papà su cui ben presto inizieranno le ricerche.

E’ giunto il momento di fare delle scelte, scelte rimandate per troppo tempo e che determineranno il futuro di Costanza in un modo che neanche lei si aspettava…

Adesso non posso più parlare, dovete leggere la trilogia.

Posso solo dire che ho adorato le tre storie, più di qualunque altra scritta da Alessia Gazzola, tanto da sperare ancora una volta in un seguito.

L’autrice, anch’essa laureata in medicina, riesce a spiegare davvero bene tutti gli aspetti riguardanti la materia e le scoperte fatte dai protagonisti coinvolti; grazie alla sua precisa e articolata documentazione in appositi archivi storici, riesce a snocciolare antiche vicende a noi sconosciute e che in tutti e tre i libri si alternano nei vari capitoli, intrecciandosi alla perfezione agli avvenimenti di Costanza nella realtà dei giorni odierni: la fusione è a dir poco straordinaria.

Anche la storia della giovane ragazza è molto accattivante, ed è narrata con una dolcezza e ironia uniche, facendo sembrare un evento a volte considerato tragico, come quello della vita di una ‘ragazza-madre’, uno spunto per trarre i giusti insegnamenti, ma soprattutto farsi anche tante risate.

Nel personaggio di Costanza di fatto non ho mai visto afflizione o disperazione per la situazione in cui ha vissuto per tanto tempo, e questo è dovuto sicuramente alla sua famiglia tenuta unita dal padre rimasto vedovo troppo presto, ma anche dai tre figli che ha cresciuto e che si sono dati tanta forza.

Insomma, tutti abbiamo bisogno nella vita di un po’ di Costanza, che la si intenda come persona e protagonista di questa storia o come aggettivo e filosofia di vita.

Come si dice? E’ questione di costanza, che a volte è un’eccezione ma che può essere anche un buon proposito. 😉

Voto: 5/5

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