Dopo Twitter e Microsoft, anche Spotify permetterà ai suoi dipendenti di lavorare in smart working
Anche dopo l’emergenza Covid-19, Spotify ha comunicato ai suoi dipendenti che, chi vorrà, potrà continuare a lavorare in Smart Working.
“L’efficacia non può essere misurata con il numero di ore trascorse alla scrivania, anzi, dando alle persone la libertà di scegliere dove lavorare incrementa la loro produttività”
scrive l’azienda sul suo blog.
Il servizio musicale svedese non è il primo a dare questa opportunità.
Nei mesi scorsi anche Twitter ha spiegato che consentirà ai suoi dipendenti di lavorare a casa per sempre, almeno a coloro che possono effettuare le loro funzioni lontano dall’ufficio.
Anche Microsoft abbraccia la strada dello smart working permanente e nei giorni scorsi ha lanciato «Viva», una piattaforma di soluzioni che consentono di coniugare gli strumenti di produttività esistenti con le nuove modalità lavorative.
Facebook, Apple e Google hanno invece deciso che lo «smart working», al momento, resta fino all’estate 2021.