Spotify spiega come vengono usati i dati raccolti dal suo assistente vocaleHDblog.it

“Hey Spotify” sta arrivando. L’assistente vocale del colosso della musica in streaming che consentirà di esaudire le nostre richieste musicali sta iniziando ad essere disponibile per una ristretta fascia di utenti in USA, sia su iOS che su Android, e nelle prossime settimane verrà progressivamente ampliato.

Ma come ogni assistente vocale che si rispetti, anche in questo caso non mancano alcune perplessità relative alla privacy degli utenti, al modo in cui funziona, come ascolta e come vengono utilizza i dati raccolti. Spotify ha voluto fare un po’ di chiarezza sottolineando alcuni punti chiave.

Il primo è che il servizio è assolutamente facoltativo: gli utenti sono liberi di attivarlo e disattivarlo in qualsiasi momento dalle impostazioni dell’app, in “Interazioni Vocali”, oppure consentendo o meno l’accesso al microfono e alla registrazione.


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