Gli utenti ricevono un messaggio sul proprio telefonino da parte di un contatto presente in rubrica ma è un attacco hacker.
La nuova truffa su WhatsApp riguarda il codice sei cifre.
Sta spopolando in Italia il raggiro messo in atto sul noto servizio di messaggistica, e starebbe interessando migliaia di utenti in tutto il paese.
L’allarme giunge oggi da Consumerismo No profit, associazione dei consumatori specializzata in tecnologia, che segnala come la cyber-truffa in questione stia registrando un numero crescente di vittime in una sorta di Catena di Sant’Antonio che si ingrossa di giorno in giorno.
La truffa del codice 6 cifre corre su Whatsapp e sfrutta il codice univoco (costituito appunto da sei cifre) necessario per il trasferimento rapido dell’app di messaggistica quando cambiamo lo smartphone o il numero di telefono
Gli utenti ricevono un messaggio sul proprio telefonino da parte di un amico presente tra i contatti in rubrica nel quale si afferma di aver inviato per errore un codice tramite sms, pregando di rinviare i 6 numeri del codice stesso.
Chi asseconda la richiesta apre il link ricevuto via sms ma, così facendo, apre la porta ai cyber-criminali che entrano nel profilo WhatsApp di chi cade nell’inganno e possono accedere a dati personali, codici di accesso a carte di credito e conti correnti, e alla rubrica,
Una truffa pericolosissima che causa non solo il furto di identità, ma anche lo svuotamento di conti correnti e spese non autorizzate tramite carte e bancomat.
Vi ricordiamo di non fornire mai i propri dati personali per telefono o via mail, anche se chi ci contatta si qualifica come amico, conoscente, o operatore del nostro istituto bancario.
Anche se ci viene richiesto di cambiare la nostra password perché si è verificato un tentativo di accesso anomalo al nostro conto online.
Non cliccare mai su link presenti in sms e mail che sembrano provenire da persone o enti (banche, società) a noi noti.
Quei link possono contenere software malevoli in grado di impossessarsi di tutti i nostri dati, documenti, informazioni, presenti sui nostri device, o indirizzarci su siti-clone che, una volta raccolti i nostri dati personali e finanziari, spariscono nel nulla.
Bisogna sempre proteggere i nostri account online, in tutti i siti o app su cui è possibile farlo, con la verifica in due passaggi o autenticazione a due fattori.
In base a tale meccanismo, che vale anche per WhatsApp, dopo aver inserito la password viene inviato via sms un codice sul nostri telefonino e l’account sarà accessibile solo dopo averlo inserito.
Occorre attivare, altresì gli alert, cioè le notifiche via sms o via mail di accessi anomali sui nostri account, da parte di dispositivi sconosciuti.
Questi codici sono strettamente personali e non vanno mai condivisi.
Quando ci si deve disfare di documentazione cartacea che contiene dati ed informazioni personali, distruggerla evitando che possa essere ricomposta e quindi che si possa leggere riuscire a leggere il contenuto.